Oggi è un giorno un po’ speciale per me e voglio buttare giù qualche pensiero.
Sono nata in questo giorno, qualcosa di più di 40 anni fa (non specifichiamo troppo!), alle 9.15 di mattina. Mia madre mi chiamava “civetta” per i miei grandi occhi sgranati, curiosi e tondi come quelli di una civettina. Capelli nerissimi e dritti… Non propriamente una bimba da Instagram! 🙂
Nessuno credo si senta nei propri anni quando cominciano a correre veloci come il vento, ci si ritrova grandi senza riuscire a capacitarsi di come fuggano, specialmente quando si diventa genitori e si passa dai pannolini alla DAD in un battere di ciglia. Non mi capacito della mia età e mi viene da sorridere e da pensare che è meglio sbrigarsi a fare tutto quello che ci piace.
E Nannabella mi piace tantissimo. Non credo che ci sia una cosa più bella che celebrare la vita che nasce e si rinnova: mi sembra, ogni volta che ci viene chiesta una copertina, di avere il privilegio di partecipare a una festa, la festa che ogni bimbo porta con sé nascendo.
Mi piace aprile, persino quando, come oggi, porta una ventata di gelo, di bora sulle coste, di neve che imbianca i tetti dei paesi sulle colline. Mi piace tutto oggi, anche se mi mancano un miliardo di cose che mancano a tutti e che non sto ad elencare, anche se viviamo ancora nella paura e nell’incertezza. Mi piace crescere, diciamo pure invecchiare, sono curiosa di sapere i nomi dei bimbi che nasceranno, i bigliettini da scrivere, i colori e i fili da lavorare e preparare.
Alla bimba che ero allora regalerei la mia copertina preferita, la Millebolle Caramello, semplice e dai colori decisi, con l’augurio di mantenere, come spero di star facendo, curiosi occhi da animaletto notturno.
Laura
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